2011 La Natura Vincerà
tecnica mista su tela e tavola 83×165

Il linguaggio della materia
Catturare la sensorialità percettiva mediante il manifestarsi della luce che evidenzia ed accentua il linguaggio della materia polimorfa piegata alla sua estrosa creatività. Emergono così le tante e diverse sfaccettature che secondo le posture assunte e predeterminate creano dei flessuosi giochi riflessi dalle increspature, dalle fenditure, dai fluidi movimenti della luce: una vitalità oggettuale intrinseca, propria, voluta acquisire, che traduce le precedenti esperienze fatte, dal liberty al neo decorativismo, in una nuova e modulare ricerca figurale che dà la percezione visiva e la sensazione palpabile dei ritmi che for-mano il movimento. I diversificati contenuti della materia, amalgamati in configurazioni architettoniche strutturate in diverse poliforme trame, acquisiscono ritmi che trascendono l’opacità intrinseca per trasmettere una diversa proprie espressiva in un proprio linguaggio che si diversifica all’impatto della luce che ne trasforma le identità originali secondo la creatività imposta da Patrizia Gabriele e i molteplici stati d’animo dei possibili ma non superficiali fruitori. La sua semantica non è né difficile né incomprensibile se ad essa, che è la sintesi delle verificate esperienze, ci si accosta se non si è condizionati e prevenuti dal concetto che si ha dell’arte, intesa dai più come consolidata esperienza dai canoni classici e definiti esperi-mentali nel tempo trascorso. L’arte – essendo la manifestazione dell’essere che vive la sua contemporaneità e, pertanto, l’espressione della sua evoluzione – segna il tempo presente di cui esprime tutte le positività e le contraddizioni. Ed è la intuitiva creatività che la Gabriele visualizza nelle opere.

Vito Cracas

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